Tesi finali: presentazione relazione finale 9 ottobre 2014 (F. Truzzi)

PROPOSTA DEL GRUPPO DI LAVORO PER L'ORIENTAMENTO PERMANENTE

(2° Conferenza del Sistema Educativo Regionale della Liguria)

 

La presente proposta di lavoro rappresenta una sintesi tra gli obiettivi e le priorità contenute nelle tesi elaborate dal Tavolo di Indirizzo sull'Orientamento permanente e i contributi e la discussione sviluppatasi negli “Stati Generali” del sistema educativo regionale. I punti programmatici indicati nelle tesi per l'orientamento permanente prevedevano:

 

1) Contrastare il disagio formativo tramite

  • la formazione degli operatori di orientamento e dei docenti
  • servizi di tutoraggio e mentoring orientativo per favorire i processi di scelta e l'ingresso nei cicli formativi anche sulla base delle esperienze e dei progetti realizzati nell’ambito del FSE 2007-2013 (Giusta Via, Fixo, Contrasto Dispersione, ecc.)
  • interventi in collaborazione con i servizi sociali verso target definiti in svantaggio formativo

2) Favorire e Sostenere l'occupabilità tramite

  • azioni di sistema e la messa in rete dei servizi di informazione orientativa, di accompagnamento e tutorato, di consulenza individuale, di formazione orientativa erogati nei sistemi dell'apprendimento permanente, delle politiche attive del lavoro e dell'inclusione sociale

3) Promuovere l'inclusione sociale tramite

  • specifici momenti di incontro con le famiglie rendendo permanenti i laboratori di aiuto alla scelta
  • una progettazione congiunta tra servizi sociali, uffici scolastici, centri per l'impiego delle azioni di orientamento rivolte ai NEET 15 – 29 anni e agli ESL 19 – 25 anni.

 

I VINCOLI DELLA PROPOSTA

 

1) ARCO TEMPORALE DEGLI INTERVENTI

Il periodo di riferimento è quello della programmazione comunitaria 2014-2020 con riguardo ai piani regionali triennali dell'istruzione, della formazione e del lavoro

 

2) I CONTESTI DELLE AZIONI DI ORIENTAMENTO PERMANENTE

  1. ISTRUZIONE (MATERNE – ELEMENTARI – MEDIE - SUPERIORI)
  2. FORMAZIONE PROFESSIONALE
  3. ISTRUZIONE TERZIARIA
  4. FORMAZIONE ADULTI
  5. LAVORO
  6. INCLUSIONE SOCIALE

3) LE FUNZIONI DELL'ORIENTAMENTO PERMANENTE

  1. INFORMATIVA
  2. EDUCATIVA
  3. ACCOMPAGNAMENTO
  4. CONSULENZIALE
  5. SISTEMA

3) LE RISORSE UMANE

  • 600 REFERENTI DI ORIENTAMENTO NELL'AREA DELL'EDUCATION (scuola, formazione professionale, istruzione terziaria)
  • 120 OPERATORI SERVIZI IMPIEGO PUBBLICI E PRIVATI
  • 300 SPECIALISTI DEL SOCIALE EDUCATORI E PSICOLOGI
  •   30 SPECIALISTI SERVIZI PUBBLICI DI ORIENTAMENTO PERMANENTE

3) LE RISORSE FINANZIARIE

  • FSE POR
  • FSE PON

 

IL MODELLO DI ORIENTAMENTO PERMANENTE 2014 – 2020

Il modello di Orientamento Permanente a cui fare riferimento dovrà prevedere un efficace strumento di pianificazione degli obiettivi, delle strategie e delle modalità per perseguirle, delle azioni da attivare e dei servizi da garantire su tutto il territorio regionale. Al riguardo si propone l'elaborazione di un Piano Triennale Regionale dell'Orientamento Permanente che, in stretto raccordo con il Piano Triennale Regionale dell'Istruzione, della Formazione e del Lavoro, preveda:

  1. STRUMENTI EFFICACI DI GOVERNANCE
    1. TAVOLO REGIONALE DI INDIRIZZO
    2. CENTRO REGIONALE RISORSE ORIENTAMENTO
      • monitoraggio e valutazione delle attività
      • studi e ricerche
      • aggiornamento e formazione
      • tecnologie, servizi informativi e strumenti digitali di orientamento
    3. RETI LOCALI (VEDI ACCORDO DI PROGRAMMA APPRENDIMENTO PERMANENTE) TRA
      • servizi pubblici istruzione formazione e lavoro
      • rappresentanze di imprese e lavoro
      • associazioni no profit
  2. LINEE GUIDA COERENTI CON GLI OBIETTIVI EUROPEI PER LA RIDUZIONE DEI TASSI DI DISPERSIONE, L'INNALZAMENTO DELLA ISTRUZIONE SECONDARIA E TERZIARIA:
    1. INTERVENTI SU SOGGETTI IN CONDIZIONI DI SVANTAGGIO (bisogni orientativi speciali)
    2. FORMAZIONE DEGLI OPERATORI, DEFINIZIONE E STABILIZZAZIONE DELLE PROFESSIONI AREA ORIENTAMENTO
    3. AIUTO ALLA SCELTA - SUPPORTO ALLE FAMIGLIE
    4. MISURE DI SOSTEGNO AGLI STUDENTI NELLE TRANSIZIONI
  3. MASTERPLAN DELLE AZIONI DI ORIENTAMENTO

Il Masterplan dell'orientamento è lo strumento operativo del piano triennale dell'orientamento che propone interventi in una logica lifelearning per rafforzare le competenze, contenere dispersione e disagio, promuovere il successo formativo e l'occupabilità; il masterplan intende superare l'attuale frammentazione e capitalizzare le positive esperienze realizzate nella precedente programmazione, in particolare e in relazione agli obiettivi, potenziando e rimodulando i servizi di orientamento da erogare e i progetti di intervento a due tipologie di azioni: sperimentali e di sistema che decliniamo di seguito a titolo esemplificativo e propositivo:

OBIETTIVO: rafforzamento delle competenze orientative e delle capacità di auto-orientamento,

  1. AZIONI SPERIMENTALI:
    • laboratori di formazione orientativa per studenti, insegnanti famiglie nelle secondarie di I e II grado
    • tutoraggio e mentoring nelle fasi di transizione
    • focus informazione orientativa (es. prof mare)
    • …...................
  2. AZIONI DI SISTEMA
    • laboratori di aiuto alla scelta per genitori
    • incontri informativi di orientamento nella scuola e  nel territorio (ripensare il sistema dei saloni)
    • organizzazione della rete  per la certificazione delle competenze base
    • tirocini formativi e di orientamento estivi e per neo diplomati
    •  …............................
  1. FORMAZIONE DEGLI OPERATORI, DEFINIZIONE E STABILIZZAZIONE DELLE PROFESSIONI AREA ORIENTAMENTO

Alla luce della prossima elaborazione del 3° accordo nazionale sull'orientamento permanente relativo agli standard dei servizi e delle competenze degli operatori, avuto riguardo ai processi in atto per la redifinizione dei repertori regionali e nazionale delle competenze, andrà valutata la tipologia delle attività di formazione da somministrare ai diversi operatori dell'orientamento nonché i percorsi di certificazione delle competenze acquisite anche in contesti informali e non formali.

 

APPENDICE OBIETTIVI EUROPEI

OBIETTIVI 2020

  1. La quota di abbandoni precoci dall'istruzione e dalla formazione dovrebbe essere inferiore del 10% (obiettivo nazionale 15/16%)
  2. La quota dei giovani con scarse prestazioni in lettura, matematica e scienze dovrebbe essere inferiore al 15%
  3. Almeno il 95% dei bambini tra i 4 anni di età e l'inizio della scuola primaria dovrebbero partecipare all'struzione preelementare
  4. La quota delle persone tra 30 e 34 anni con un titolo di studio a livello terziario dovrebbe essere almeno il 40% (obiettivo nazionale 26/27%)
  5. Apprendimento permanente (lifelong learning): innalzare almeno al 15% la partecipazione degli adulti in età lavorativa (25 – 64 anni) all’apprendimento

 

Lo scopo essenziale del quadro strategico 2020 è incoraggiare il miglioramento dei sistemi d'istruzione e di formazione nazionali, i quali devono fornire i mezzi necessari per porre tutti i cittadini nelle condizioni di realizzare appieno le proprie potenzialità, nonché garantire una prosperità economica sostenibile e l'occupabilità. Il quadro strategico dovrebbe abbracciare i sistemi di istruzione e formazione nel loro complesso, in una prospettiva di apprendimento permanente, contemplando l’apprendimento in tutti i contesti, siano essi non formali o informali, e a tutti i livelli.

Il quadro dovrebbe affrontare, in particolare, i seguenti quattro obiettivi strategici:

fare in modo che l'apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà: è necessario proseguire i lavori di attuazione delle strategie di apprendimento permanente, di sviluppo dei quadri nazionali delle qualifiche collegati al Quadro europeo delle qualifiche e di creazione di percorsi di apprendimento più flessibili. Occorre intensificare la mobilità e applicare i principi sanciti nella Carta europea di qualità per la mobilità;

migliorare la qualità e l'efficacia dell'istruzione e della formazione: tutti i cittadini devono essere in grado di acquisire le competenze fondamentali; l’eccellenza e l’attrattiva dell'istruzione e della formazione devono essere sviluppate a tutti i livelli;

promuovere l'equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva: le politiche d'istruzione e di formazione devono fare in modo che tutti i cittadini siano in grado di acquisire e sviluppare le loro competenze professionali e le competenze essenziali necessarie per favorire la propria occupabilità e l'approfondimento della loro formazione, la cittadinanza attiva e il dialogo interculturale. Lo svantaggio educativo dovrebbe essere affrontato fornendo un'istruzione della prima infanzia di qualità elevata e un’istruzione inclusiva;

incoraggiare la creatività e l'innovazione, inclusa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione: occorre incoraggiare l'acquisizione di competenze trasversali da parte di tutti i cittadini e garantire il buon funzionamento del triangolo della conoscenza (istruzione/ricerca/innovazione). Occorre promuovere i partenariati tra il mondo imprenditoriale e gli istituti di formazione, e incoraggiare comunità di insegnamento più ampie, comprendenti rappresentanti della società civile e altre parti interessate.

 


 

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