PER UN ORIENTAMENTO FORMATIVO O DIDATTICA ORIENTATIVA/ORIENTANTE A cura Prof.ssa Rossella Verri (contributo U.C.I.I.M.)

PER UN ORIENTAMENTO FORMATIVO O DIDATTICA ORIENTATIVA/ORIENTANTE

A cura Prof.ssa Rossella Verri

 

L’orientamento ha una storia

-1970 Unesco Raccomandazione conclusiva sul tema dell’orientamento

Congresso Bratislava

-1973 Unesco relazione 14 settembre con  Linee Guida(orientamento senza attributi,definizione figura professionale)

-1993 OMS Competenze/abilità per la vita

 

L’orientamento ha una storia in Europa

-accordi fin dal 1963

-1966 Raccomandazione della Commissione

-1968 Raccomandazione 18 luglio

-Risoluzione Consiglio 13 dicembre

-1974 Risoluzione Consiglio (orientamento come processo lungo la vita e università per operatori)

-1974 Retravalliiler

-1985 Risoluzione del Consiglio(orientamento al femminile)

-1986 studio sui servizi di orientamento per i giovani (14-25 anni)->rapporto Watts

-1988 Associazione EWA (Retravailler)

 

L’orientamento ha una storia in Italia

-1949 legge 264 stanziamento MdL per l’orientamento

-1952 Centri di orientamento

-1962-1995 orientamento solo nella scuola media

-1966 Legge 942 stanziamento nel bilancio del MPI

-1972 DPR 10 trasferimento della FP alle regioni

-1975 avvio attribuzioni alle Regioni e agli EELL

1975 Legge 382 e 1977 DPR 616

-1978 Legge quadro 845 sulla FP

-1980 Legge 382 attività orientamento università

-1987 disegno di legge quadro sull’orientamento 2 luglio

-1968 Legge 426 docenti coordinatori nelle scuole

-1989 aprile Protocollo intesa nazionale tre il Mdl,regioni,ANCI(Comuni),UPI(province),l’UNICEM,altri

 

1990

Labirinto Istituzionale

ma

a partire dall’inizio degli anni Novanta

UNA SVOLTA

 

- l’orientamento è sempre più presente nelle norme,negli accordi,nei documenti

- c’è una crescente valorizzazione del ruolo della scuola nell’orientamento (i docenti conoscono bene gli studenti): docenti dedicati e tutor                                  5

 

Gli anni Novanta

1989-1994 competenze,progettazione d’aula,laboratorio

1990 Carta sull’orientamento

1995 inizio svolta (orientamento alle superiori)

1997

     legge 59(decentramento)/D 469/97 e D 112/97)

     L’orientamento nella scuola e nelle università

     DM 245 (università e orientamento a scuola)

     Direttiva 487 (orientamento processo verticale e reti)

     Legge 425 (competenze e compiti di realtà)

    

1999 DPR 275 autonomia scolastica e orientamento            

Carta sull’orientamento

Giugno 1990

 

ACLI,CGIL,CISL,UIL,Confindustria,Intersid,ISFOL,AIOSP,COSPES,CISEM

 

mercato unico europeo(1.1.1993),dispersione, emarginazione

- problematicità orientamento per la crtescente complessità

- intento di realizzare tramite un forum permanente dell’orientamento il coinvolgimento di tutti i soggetti competenti

- necesità di costruire una “rete orientativa”per le iniziative

- urgenza di “ordinare il quadro normativo ed istituzionale” il documento è stato accettato sia dal Mdl sia dal MPI               

 

obiettivo dell’orientamento non è tanto l’orientare quanto la preparazione alle scelte e l’offerta di aiuti adeguati nella fase delle transizioni dove le persone elaborano progetti di vita che possono concludersi con delle scelte”

“è necessario che si sviluppi una visione processuale dell’orientamento inteso come stimolo alla capacità di progressiva chiarificazione del progetto personale

 (vocazionale) di vita” 

vengono individuate alcune “linee progettuali”di confronto e al primo posto vengono posti i “processi educativo-formativi nella scuola : “è la scuola l’ambito

 proprio dell’azione orientativa nel momento in cui pone come proprio compito precipuo la formazione di unacultura del cambiamento e della preparazione alle scelte”        

“L’orientamento rappresenta una parte del processo educativo;è una direzione dell’educazione che tende a far raggiungere all’individuo l’obiettivo del

potenziamento delle proprie capacità di scelta e di decisione.Mediante l’orientamento si favorisce la strutturazione della personalità globale dell'allievo;ciò

rende l’azione di intervento orientativo…un momento sostanziale rispetto al proceso educativo-formativo improntato ad autentiche vocazioni ed alla serità

metodologica”;”la direzione orientativa contribuisce a fare dell’educazione un processo continuo” “l’azione orientativa ha come riferimento essenziale il percorso di

vita della persona e la sua massima capacità DI SCELTA (auto-orientamento) alla luce di aiuti ed affinamenti adeguati ed in una propsettiva realistica”                                        

La matrice: l’orientamento nella scuola e nelle università 1997

 “le attività didattiche devono essere progettate in base ai contenuti e alle caratteristiche epistemologiche delle discipline ,ma anche in base alla propsettiva dell’

orientamento,inteso come attività formativa che mira al potenziamento di capacità (progettuali, comunicative,relazionali,di gestione di situazioni

complesse ecc…) che favorsicono l’apprendimento e la partecipazione negli ambienti sociali e di lavoro”

 

le iniziative fondamentali (non esclusive) di orientamento sono ricondotte così all’interno dellediscipline 

 

la via principale dell’orientamento nella scuola di ogni ordine e grado diventa la didattica orientativa/orientante o orientamento formativo diacronico

in cui tutte le discipline,mettendo a disposizione conoscenze formali (dichiarative e procedurali),forniscono strumenti e occasioni per individuare le attitudini e potenziare le conoscenze abilità competenze in un apprendimento significativo           

 

Le linee della UE

Nell’ultimo decennio

-Memorandun del 2000 (Ripensare l’orientamento)

NO distinzione tra scolastico,professionale,personale (vita)

SI competenze di base alte per tutti(formati)

SI integrazione tra saperi formali,informali,non formali

SI nuove tecniche di insegnamento/apprendiemtno

 

“vivere e lavorare nella società della conoscenza richiedono cittadini attivi che vogliono gestire autonomamente il loro percorso personale e professionale”                                                     

-Rapporto DESECO dell’OCSE del 2003

9 compoetenze chiave che funzionano per aggregati:

 - Agire in modo autonomo:la capacità di difendere e affermare i propri diritti ,interessi,responsabilità,limiti e bisogni;la capacità di definire e realizzare programmi di  vita e progetti personali;la capacità di agire in un quadro d’insieme,in un contesto ampio

-Servirsi di strumenti in maniera interattiva : la capacità di utilizzare le conoscenze e le informazioni in maniera interattiva;la capacità di utlizzare le nuove tecnologie in maniera interattiva

-Funzionare in gruppi socialmente eterogenei:la capcità di stabilire buone relazioni con gli altri;la capacità di cooperare;la capacità di gestire e risolvere i conflitti                   

 

  • Risouzione dedicata del 2004

 

L’orientamento “nell’ambito del sistema di’istruzione e formazione, e in particolare nelle scuole o a livello scolastico,deve svolgere un ruolo fondamentale nel garantire che le decisioni dei singoli individui per quanto riguarda l’istruzione e la professione siano saldamente ancorate, e nell’assisterli a sviluppare un’efficace autogestione dei loro percorsi”

 

invita le scuole a promuovere tecniche di apprendimento utili per sostenere l’autogestione /auto-orientamento                            

 

-Raccomandazione sulle competenze chiave del 2006

 

“essa sollecita gli Stati membri ad assicuarare l’acquisizione di competenze chiava da parte di tutti entro la fine dell’istruzione e formazione iniziale!

 

Punto di riferimento

per il riordino dei sistemi scolastici in Europa:

indica 8 competenze chiave che vanno integrate nei curricoli e aggiornate lungo tutto l’arco della vita: “quelle che contribuiscono alla realizzazione personale,all’inclusione sociale,alla cittadinanza attiva e all’occupazione” e che “comprendono le competenze di base.ma hanno una dimensione più ampia”,un insieme di saperi disciplinari e di compertenze trasversali/trasferibili.                  

 

Quindi l’UE ci indica

 

DUE STRADE:

 -saperi di base per tutti

-padronanza di  abilità/competenze trasversali                                                       16

 

Le linee nell’ultimo decennio

in Italia

 

2001 riordino del Titolo V della Costituzione

(legge 131 del 2003)

 

Tutte le Indicazioni per i curricoli dell’obbligo

parlano di orientamento pur con modalità in parti diverse De Mauro 2001 ,Moratti 2004,Fioroni 2007 e 2007

 

2009 Linee guida

2009 Costituzione del forum dedicato                                17

 

2. La competenze orientative

 

“insieme di caratteristiche,abilità, atteggiamneti e motivazioni personali che sono necessari al soggetto per gestire con  consapevolezza ed efficacia la propria esperienza formativa e lavorativa,superando positivamente i momenti di snodo”

 

 


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