IPSSIA ATTILIO ODERO
CONTRIBUTO PER LA CONFERENZA REGIONALE DEL SISTEMA EDUCATIVO
Progetto realizzato in rete con:
IPSEOA MARCO POLO
IISC VITTORIO EMANUELE II – RUFFINI
CIF
CIOFS
CFP FASSICOMO
CNOS-FAP LIGURIA
Punto di forza: l’interazione tra sistema formativo statale, corsi triennali regionali e enti di formazione
FINALITÀ COMPLESSIVE DEL PROGETTO
- Promuovere il successo scolastico, formativo e professionale nel primo biennio di scuola superiore;
- Promuovere l’orientamento scolastico e il riorientamento professionale, anche in sinergia con i Centri per la Formazione e i Centri per l’Impiego della provincia di Genova;
- Contenere la dispersione scolastica;
- Sperimentare percorsi progettuali metodologici e didattici “ che prevedano un alto livello di integrazione fra istituti di istruzione e centri di formazione professionale”.
- Armonizzare e stabilizzare le buone prassi presenti negli Istituti coinvolti nell’azione di rete, operando in sinergia con gli attori territoriali, usuali referenti di attività ludiche, sportive, ricreative e di alternanza scuola/lavoro;
- Favorire l’integrazione scolastica di alunni stranieri o a rischio di emarginazione sociale;
- Sperimentare percorsi progettuali metodologici e didattici “ di apprendimento flessibili” ( art. 2 del D.L.vo 15 aprile 2005, n. 77).
OBIETTIVI
- Investigare e analizzare le cause del disagio e dello svantaggio degli allievi con un percorso scolastico denso di criticità;
- Stimolare attività di ricerca, progettazione e realizzazione di innovazione didattica flessibili e adattabili alle diverse esigenze dei gruppi classe e dei singoli.
- Sostenere gli alunni nell’acquisizione di consapevolezza, nella motivazione e ri-motivazione ad un proprio percorso formativo, riducendo gli effetti dello svantaggio con adeguati interventi di tipo pedagogico, psicologico e didattico, finalizzati alla costruzioni di percorsi personalizzati; sapersi orientare verso nuovi indirizzi;
- Acquisire nuove conoscenze professionali mediante la sperimentazione di percorsi integrati con esperienze di tirocini formativi e alternanza scuola/lavoro;
- In termini quantitativi: ridurre del 30% la dispersione e/o insuccesso scolastico.
Destinatari
10 classi seconde degli istituti summenzionati: 234 alunni di età variabile da 15 a 19 anni.
Proposte innovative
Le attività proposte nei tre Istituti si sono caratterizzate per la varietà, la flessibilità, la personalizzazione degli interventi. Più che attività corsuali in senso stretto, esse sono state per lo più attività non corsuali rivolte al supporto di gruppi e singoli: dal gruppo classe, al gruppo con specifiche necessità di recupero, al singolo allievo, agli interventi di mediazione interculturale ma anche intergenerazionale e di facilitazione delle dinamiche tra ruoli (vedi gli interventi del tutor d’aula).
Sono stati attivati pertanto percorsi individualizzati che hanno utilizzato le seguenti attività:
PREVENZIONE DELL’INSUCCESSO SCOLASTICO
- Interventi sia di gruppo che individuali su possibili fattori di rischio quali, ad esempio, la demotivazione allo studio e il disagio evolutivo, attraverso sportelli di ascolto o di informazioni e orientamento;
- Compresenze di due docenti in classe, in cui un docente ha svolto un’azione di tutoraggio degli allievi con criticità nella tenuta dell’attenzione o con lacune nel metodo di studio (schemi, appunti);
- Intervento di un tutor d’aula che ha partecipato attivamente a quanto fatto dai ragazzi; il coinvolgimento quasi come in un gruppo di lavoro del tutor consente non solo un positivo svolgimento dell’azione di supporto ma anche una crescita del rapporto di fiducia con conseguente migliore possibilità per il tutor stesso di incidere sugli aspetti motivazionali;
- Interventi di supporto al successo scolastico:
- Per il singolo tramite l’individuazione di criticità personali e, se necessario, un progetto personalizzato (BES)
- Per il gruppo classe, tramite metodologie innovative basate sull’utilizzo delle nuove tecnologie e focalizzate all’apprendimento per competenze in modalità laboratoriali (UDA)
- Interventi di recupero disciplinare in piccoli gruppi, anche pomeridiani, flessibili. Non si è trattato solo di semplici corsi di recupero ma di veri gruppi di studio assistito, in cui sono state utilizzate metodologie didattiche quali anche il cooperative learning e il peer to peer.
- Il mio quaderno 2.0 - Creazione di appunti e schemi, testi facilitati da inserire sul sito della scuola per un apprendimento personalizzato e/o autoapprendimento
Punti di forza:
- L’individuazione da parte dei ragazzi del tutor e dei docenti tutor come figure di aiuto, come facilitatori senza percepirne una valenza giudicante;
- L’ottimo rapporto tutor/ insegnanti con i quali si è potuto impostare un lavoro di staff con integrazione delle diverse competenze e dei diversi ruoli rispetto all’utenza;
- Il miglioramento delle relazione docente/allievo grazie alla sensazione della “presa in carico” del recupero degli allievo.
RIMOTIVAZIONE/ EDUCAZIONE ALLA SCELTA/RIORIENTAMENTO
Per contrastare il disorientamento in situazione, vissuto dallo studente di fronte alla realtà di risultati scolastici non soddisfacenti, con conseguente dissenso della famiglia e un malessere soggettivo non più allontanabile, sono stati effettuati interventi di rafforzamento della permanenza nella scuola come addestramento ad un diverso e più consapevole rapporto con la scuola:
- Interventi del tutor d’aula
- Interventi dell’educatore
- Interventi dello psicologo
- Interventi dei mediatori interculturali
- Interventi dei docenti tutor
- Coinvolgimento delle famiglie
ACCOMPAGNAMENTO AD ESPERIENZE DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Modifica dell’attività curriculare integrandola con la formazione professionale per favorire la permanenza a scuola.
- Gli alunni hanno effettuato un periodo variabile di stage in azienda per rafforzare le competenze professionali e sociali, collegare le esperienze scolastiche alla futura vita lavorativa e rafforzare le scelte d’indirizzo compiute, o rimetterle in discussione.
CONSULENZA PSICOLOGICA E PSICOPEDAGOGICA
Per rilevare le cause profonde del disagio e della demotivazione allo studio, individuando gli ostacoli che li hanno generati
Per affrontare le questioni personali più profonde e impegnative emerse nei momenti di maggiore tensione ed impegno scolastico
Per garantire la “correttezza” degli interventi di tutti gli operatori. Si è sostanziata in:
- Osservazione delle classi e interventi di compresenza (educatore)
- Colloqui individuali e di gruppo
- Presa in carico di alcuni allievi con maggiori criticità
MEDIAZIONE INTERCULTURALE
Interventi volti a favorire in particolare la piena integrazione degli alunni non italofoni.
- Per gli alunni migranti di recente arrivo in Italia (NAI) si sono attuate le indicazioni del Protocollo di Accoglienza per gli alunni stranieri d’Istituto, secondo le “ Linee Guida- C.M. 8/01/2010” del M.I.U.R.
- Sono stati effettuati Corsi di Italiano Lingua seconda su diversi livelli secondo le competenze e le esigenze.
- Sono stati messi in atto interventi di tipo interculturale, volti a favorire la piena inclusione e integrazione scolastica tra alunni di diversa nazionalità.
- Si è dato vita alla creazione di un archivio di testi semplificati a disposizione degli alunni in difficoltà da parte di un gruppo di docenti di diverse aree disciplinari.
MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
Il monitoraggio e l’analisi degli esiti derivanti dalle attività svolte dal progetto ha preso in esame sia il cambiamento delle modalità di “stare in classe” degli studenti, che la valutazione delle prestazioni (profitto)
Sono stati analizzati i seguenti documenti:
- Verbali delle riunioni
- Questionari di gradimento dell’utenza
- Presenza alle attività pomeridiane di recupero e sostegno
- Relazioni sulla partecipazione a colloqui e a percorsi individuali di sostegno
- Considerazioni dei CdC sui risultati ottenuti
- Dati sul successo scolastico degli studenti coinvolti
Oltre ai coordinatori interni ha concorso al monitoraggio e alla valutazione anche un valutatore esterno
RISULTATI QUANTITATIVI
L’obiettivo della riduzione del 30% della dispersione/insuccesso scolastico è stato globalmente raggiunto
PUNTI DI DEBOLEZZA
Gli allievi non sempre hanno avuto la completa consapevolezza che buona parte del successo scolastico fosse dovuta al progetto: è talvolta mancata una sua valorizzazione in itinere;
Esso è stato avviato a lezioni inoltrate.
Il monte ore si è rivelato insufficiente rispetto al reale fabbisogno, con conseguente impossibilità di seguire tutti gli allievi in difficoltà. In alcuni casi è stata data priorità ai casi più difficili.
Una criticità di fondo è emersa nella dicotomia rilevata tra le impostazioni del Progetto, così come previsto dal Manuale di Gestione e Rendicontazione, basato su un modello di “aula” classico che prevede un “corso” e su attività non corsuali la cui tipologia è soltanto il seminario o lo stage. In realtà si è trattato di un progetto innovativo, così come richiesto dal bando, che appunto non si basa semplicemente su un’aula ma su azioni di carattere personalizzato a sostegno dei ragazzi coinvolti;
ne sono conseguite:
- Un’inadeguatezza della modulistica richiesta, ad iniziare dal registro che, appunto, per sua natura sarebbe più adatto ad un percorso di aula. E’ risultata una forzatura la sua applicazione ad un Progetto che vede nell’azione a gruppi e ad personam la sua peculiare forza innovativa sia sotto il profilo contenutistico, sia sotto quello metodologico;
- Rigidità del calendario, anch’esso previsto con riferimento ad un’attività corsuale. La compresenza e gli interventi devono essere fluidi e flessibili; le attività delle risorse umane impiegate nel Progetto non sono sempre rapportabili ad un registro d’aula. Emblematica in tal senso la presenza e l’attività della figura dello psicologo.
PUNTI DI FORZA
- Miglioramento del profitto, della frequenza, delle relazioni. In generale quasi tutti gli allievi, dopo una fase iniziale di diffidenza, hanno poi dimostrato di gradire il progetto. I miglioramenti rispetto al primo quadrimestre sono stati notevoli sia in termini di profitto che di relazioni;
- Grande collaborazione fra tutti gli operatori per la riuscita del progetto;
- Condivisione con personale esperto di momenti difficili;
- Riorientamento, dove necessario;
- Positiva relazione con i servizi preposti;
- Ottima integrazione dei rapporti di rete con gli Istituti scolastici e gli enti partner.
SUGGERIMENTI per azioni future, in previsione della nuova programmazione:
- Adeguamento della modulistica e sua maggiore flessibilità;
- Diminuzione delle richieste di tipo burocratico;
- Miglioramento della tempistica relativa alla fase di progettazione e avvio del progetto rispetto alle esigenze della scuola. Tempi più distesi;
- Miglioramento dell’impianto del progetto – a fronte anche di maggiori e più stabili risorse:
- rafforzamento dei gruppi di studio pomeridiani;
- Presenza costante di un tutor di classe;
- Anticipato e rafforzato intervento degli operatori psicopedagogici, dei mediatori interculturali per una precoce presa in carico delle situazioni di criticità;
- Introdurre elementi di testimonianza dei successi degli ex allievi e altre figure significative per rinforzare le motivazioni al successo scolastico e formativo.
II percorso può rappresentare un rafforzamento dell’autostima individuale anche in termini di consapevolezza nella determinazione di aver scelto una opzione scolastica di pari dignità rispetto ad altre che nell’immaginario collettivo sono percepite di valenza superiore.
Genova, 30/06/2014
La referente del progetto
Prof.ssa Elena Guaraglia
Il Dirigente scolastico
F.to Andrea Giacobbe
Hanno preso parte alla riflessione sui risultati del progetto, in particolare, Il Dirigente scolastico Prof. Andrea Giacobbe, le Professoresse Marinella Bruzzone e Eliana Bracchi (Attilio Odero), Alessandra Vaccari (Marco Polo) e Raffaella Conte (Vittorio Emanuele II - Ruffini), il valutatore esterno, Dott. Paolo Faveto.