Genova 15 aprile
resoconto Gruppo 18-29
Coordinatori
Erminio Grazioso – Regione Liguria Alta Formazione/Orientamento
Alda Maria Scopesi –Prorettore con delega per la formazione pre e post laurea Università di Genova
Chiara Crocco – Confindustria Genova
Dal confronto e la discussione all’interno del Gruppo sono emersi i seguenti temi prioritari:
• La centralità della rete tra scuola, università e imprese
• la centralità del ruolo dell’orientamento
• la necessità di meglio analizzare la domanda per orientare più efficacemente la proposta formativa
Sul primo punto è emerso che dalla collaborazione tra regione, università, scuole, associazioni datoriali e imprese sono state realizzate numerose iniziative formative e di accompagnamento al mondo del lavoro che hanno prodotto risultati positivi, ma che potrebbero raggiungere ancora maggiore efficacia se inserite in un sistema reticolare organico e strutturato di collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti, piuttosto che in forza di accordi bilaterali.
Tra le attività formative realizzate si ricordano nella programmazione 2007-2013 FSE per l’Alta Formazione nell’ambito della collaborazione tra Regione, Università di Genova e imprese, 23 milioni di euro per 1094 destinatari, nell’ambito di 387 percorsi formativi: Master (228 studenti), Dottorati (48 studenti), assegni di ricerca (181+95), progetti di alta formazione (256+285 voucher per alta formazione). Con un tasso di occupazione lordo dell’81% e netto del 44%. I percorsi di alta formazione sono risultati i più efficaci ai fini occupazionali.
Altro canale di formazione, alternativo all'università, è costituito dagli ITS: 4 in Liguria con 8 percorsi formativi e più di 160 allievi (investimento di più di 1 milione di euro).
Riguardo all’attività di accompagnamento al mondo del lavoro, da ricordare:
- l’accordo in tema di Alto Apprendistato tra Regione, Università, enti di ricerca e associazioni datoriali e sindacali che coniuga alta formazione e lavoro e consente la maturazione di crediti formativi volti all’acquisizione di un titolo di studio di livello universitario in percorsi co-progettati e realizzati di concerto tra mondo formativo e impresa;
- gli sportelli cooperativi, frutto della collaborazione tra Lega Coop, Confcooperative, Comune di Genova e Università, attraverso i quali i giovani possono avere informazioni sull’avvio di un’impresa cooperativa e sottoporre un proprio progetto anche in vista di un eventuale finanziamento;
- l’auspicio che i poli di ricerca e innovazione istituiti in Liguria possano costituire il luogo ideale di confronto tra gli studenti e le imprese hi tech che ne fanno parte anche nell’ottica di accompagnamento al mondo del lavoro.
Dall’esperienza maturata in campo formativo e grazie alla collaborazione tra imprese e sistema scuola/università emergono alcune istanze da valorizzare:
- la necessità di prevedere nei percorsi formativi moduli o occasioni di apprendimento delle lingue, la cui scarsa conoscenza è lamentata da tutte le imprese. Si ravvisa a questo proposito la probabile debolezza di modelli formativi tradizionali nell’insegnamento delle lingue;
- la necessità di avvicinare ulteriormente l’offerta di formazione con la domanda di figure professionali espressa dalle imprese;
- la necessità di legare più saldamente i percorsi formativi con i percorsi di orientamento individuali, al fine di aumentare l’efficacia formativa e il placement;
- l’opportunità di predisporre indicatori di benchmarking e valutazione del sistema educativo regionale ai fini di un miglioramento del sistema stesso.
Rispetto al secondo punto, tutti gli attori coinvolti esercitano un’attività consolidata di orientamento che coinvolge, oltre i giovani da supportare nella costruzione di un progetto formativo/professionale, anche i loro docenti, le famiglie e le imprese.
A questo proposito si citano tra gli altri:
- l’accordo recentemente siglato tra Università e Ufficio Scolastico Regionale per migliorare la continuità scuola-università e per ottimizzare le scelte dei giovani;
- le attività contro gli abbandoni realizzata dall’Università per minimizzare la dispersione degli studenti che ha già consentito di abbassare la quota di mancate iscrizioni al secondo anno delle lauree triennali;
- il progetto di visite aziendali “PMI day” realizzato da Confindustria che ha coinvolto quest’anno 900 giovani e 30 aziende;
- il progetto “docenti in azienda”, sempre realizzato da Confindustria che prevede un programma di formazione e stage in azienda per i docenti della scuola al fine di rafforzare la loro capacità di orientamento;
- gli oltre 4000 tirocini svolti annualmente dall’università e in particolare il programma di tirocini post lauream monitorati, grazie al quale il 35% degli stessi si è concluso con una proposta lavorativa agli studenti.
Il bisogno di orientamento continua ad essere comunque molto più forte della capacità di risposta da parte del sistema, soprattutto rispetto ai bisogni espressi dai NEET molto giovani e dalle loro famiglie.
In questo contesto appare ancor più importante l’opportunità di fare rete tra i soggetti che offrono servizi di orientamento e di comunicare in modo più efficace e integrato l’esistenza di tali servizi.
Sul terzo punto è stato messo in evidenza che per la programmazione delle attività del sistema educativo regionale sarebbe opportuno fare riferimento a ricerche mirate per meglio definire il target di riferimento e i fabbisogni del mercato del lavoro. Si cita ad esempio il recente Rapporto PIIAC-OCSE 2014 dal quale emerge che le competenze in possesso della popolazione adulta italiana con età compresa tra i 16 e i 65 anni e le competenze necessarie per entrare nel mondo del lavoro o non fuoriuscirne presentano uno lato significativo. D’altronde il profilo del giovane adulto portatore di bisogni di formazione è cambiato velocemente negli ultimi anni e richiede la progettazione di nuove modalità didattiche, più efficaci e flessibili.
Al di là dei temi rilevati, è stata infine sottolineata da parte dell’Università di Genova la disponibilità del Dipartimento di Scienze per l’Architettura a mettere a disposizione le proprie competenze e professionalità in relazione ad uno dei temi prioritari della conferenza regionale che è quello dell’edilizia scolastica.